15Apr

Con l’emergenza del Coronavirus che ci ha obbligato tutti a passare così tanto tempo chiusi in casa e sempre a stretto contatto con i nostri cari, potrebbero esserci, inevitabilmente, momenti in cui la famiglia si trasforma in qualcosa di molto simile ad una pentola a pressione. 

Xerendipity in collaborazione con il Norland College, ha elaborato alcuni suggerimenti utili per cercare di alleviare un po’ di questa pressione.

Ringraziamo per questo la Dott.ssa Janet Rose, Principal del Norland College e Julia Gaskell, Head of Consultancy and Training per il supporto dato nell’elaborazione di questo post.

Usa le tecniche di Coaching Emozionale per sostenere il comportamento di un bambino durante periodi per lui travolgenti o stressanti

Il Coaching Emozionale è un approccio basato sull’evidenza e che aiuta i bambini ad apprendere come entrare in empatia, come calmarsi e a come autoregolarsi.

In questo modo impareranno a controllare i propri impulsi, motivare se stessi e affrontare meglio gli alti e bassi della vita; abilità essenziali di cui beneficeranno sopratutto quando saranno diventati adulti.

La validità dell’utilizzo del Coaching Emozionale  è supportato da una crescente evidenza della ricerca neuro-scientifica su come regoliamo il nostro stress e su come veniamo a patti con la realtà e la consapevolezza che non possiamo sempre ottenere ciò che vogliamo.

Queste sono abilità vitali che ci aiuteranno a far fronte in modo adeguato ai tempi particolarmente stressanti ai quali andiamo incontro; noi tutti sperimenteremo giorni, settimane o forse mesi dove la vita che conoscevamo prima sarà totalmente diversa e questo avrà un notevole impatto sulla nostra psiche.

Gli studenti del Norland College così come le Tate Certificate e BabySitter Certificate dai Corsi  Tate e Nanny di Xerendipity Academy sono tutti addestrati nel Coaching delle Emozioni; inoltre apprendono anche altre “strategie” come leggere con i bambini libri che possono aiutarli a capire i loro sentimenti.

Se vedi che il bambino è contrariato e si arrabbia, allora ecco cosa puoi provare per rassicurarlo e calmarlo:

  • Portalo in uno spazio tranquillo nella casa, cerca di capire come potrebbe sentirsi e gioca con lui facendo finta di parlare e rispondendo al posto suo: “Ahh, penso che devi sentirti stanco e arrabbiato per non poter avere voglia di tirare e rompere i giocattoli… (poi rispondi al suo posto) Forse sono anche un po’ arrabbiato, ma non va bene lanciare i giocattoli”.
  • Rassicuralo convalidando la sua frustrazione o il fatto che sia scontroso: “È normale essere scontrosi quando  ci sentiamo stanchi e non possiamo avere qualcosa che vogliamo veramente”.
  • Sii esplicito su come lo stai aiutando e perché lo fai: “So che vuoi continuare a giocare con i tuoi giocattoli, ma è ora di andare a letto, dormire è davvero importante. Vedrai che domani ti sentirai molto meglio e più felice. Domani mattina giocheremo con i tuoi giocattoli insieme; cosa ne dici, sarebbe divertente? Ora puoi prendere il tuo peluche e la tua storia preferita, così ci coccoliamo e leggiamo insieme prima di fare la nanna”.
  • Una volta che il bambino si sarà calmato e sarà tranquillo, potrai affrontare con lui le lezioni sulle regole del comportamento e insegnargli le strategie per affrontare in modo corretto la stanchezza e la sopraffazione o se gli capiterà di perdere il controllo e si arrabbierà.
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Devi vedere la casa disordinata come una casa felice

Un altro consiglio che posso darti riguarda l’ordine e il disordine in casa; non prendertela se la casa non è perfetta, sii indulgente.

Dopo tutto, la gentilezza, l’amore e la cura reciproca in famiglia sono molto più importanti. 

Nel caso in cui il disordine dovesse diventare eccessivo, allora puoi chiedere ai bambini di aiutare con il bucato e la pulizia, a riordinare le stanze, svuotare la lavastoviglie: puoi persino renderlo un gioco.

Prenditi il tuo tempo, gestisci le tue preoccupazioni e prenditi cura di te stesso

Siamo in piena emergenza Coronavirus, è un momento molto preoccupante e non conosciamo i tempi per venirne fuori.

Quindi, mentre è di fondamentale importanza avere conversazioni oneste con i bambini, è anche di fondamentale importanza mantenere la calma e gestire le proprie paure; quando parliamo con loro dobbiamo aiutarli a sentirsi al sicuro. 

Se vedranno i loro genitori, tate, babysitter, governanti, tutor, nonni preoccupati e ansiosi, allora sarà normale per i bambini essere ansiosi e preoccupati a loro volta.

Tieni sempre a mente una cosa importante: tu sei il loro rifugio sicuro. 

Prenditi del tempo per aver cura di te stesso, ritagliati dei momenti di pace quando puoi, rilassati e concentrati; se tu sarai calmo e sicuro, trasmetterai sicurezza e tutto andrà bene.

Xerendipity Academy in Partnership con Norland College