Emergenza Coronavirus. in Partnership con il Norland College ecco alcuni consigli su come parlare ai bambini di Coronavirus.
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ToggleUno degli effetti a catena della crisi del Coronavirus è l’aumento della pressione sulle famiglie che, essendo bloccate a casa con i bambini, affrontano quotidianamente una comprensibile ansia su come gestire la situazione; ma sopratutto devono spiegare ai bambini cosa succede, cosa è il Coronavirus e perché bisogna rimanere a casa.
Xerendipity in collaborazione con il Norland College sta creando una serie di post dedicati al tema del Coronavirus e a come affrontare l’argomento con i bambini.
Desideriamo aiutare le famiglie a spiegare la situazione ai bambini, per alleviare parte della pressione che, in questo periodo, si accumulerà inevitabilmente; inoltre cercheremo di fornire delle idee per intrattenere i bambini piccoli a casa, così che risentano il meno possibile dell’impossibilità di uscire di casa, sopratutto ora che le giornate inizieranno ad essere sempre più belle e soleggiate.
Xerendipity, insieme alla Dott.ssa Janet Rose, Principal del Norland College e Julia Gaskell, Responsabile della consulenza e della formazione alla Norland, ha messo insieme alcuni suggerimenti per aiutare genitori, tate, babysitter e adulti che si occuperanno dei bambini, ad affrontare nel migliore dei modi l’argomento quando parlano ai bambini del Coronavirus.
In quanto genitori e, in generale, adulti, è importante ricordare che i nostri figli ci guarderanno e impareranno da noi durante questa crisi, come del resto fanno in qualsiasi altro momento; assorbiranno tutti i nostri comportamenti, ciò che diremo e come parleremo.
Questo vuol dire anche che impareranno e svilupperanno le loro abilità su come rispondere allo stress e all’incertezza e gestirli.
È quindi importantissimo usare questo momento come un’opportunità per aiutarli ad essere resistenti piuttosto che lasciarsi andare al panico ed insegnarli a diffondere gentilezza piuttosto che egoismo.
Immagine privata recuperata dal web pubblicata da anonimo.
Consigli per parlare ai bambini di Coronavirus
Prima di tutto scopri cosa sa tuo figlio.
- Poni domande aperte adeguate all’età di tuo figlio. Questo, prima di tutto, ti dà la possibilità di sapere cosa e quanto già sa sull’argomento del Coronavirus; poi scoprirai se hanno avuto informazioni errate o inaccurate. Porre domande aperte aiuta anche a rispondere ad eventuali preoccupazioni che potrebbero avere. Ricorda sempre che i bambini prendono le cose alla lettera, quindi è fondamentale verificare la loro comprensione di quanto è stato spiegato. Una domanda che potresti fare è, ad esempio, “Sai perché è importante rimanere a casa?“. Usa informazioni chiare e brevi, non sovraccaricarle mai di troppi fatti.
Sii sensibile alla risposta di tuo figlio e sintonizzati sui suoi bisogni.
- Se capisci che hanno bisogno di parlare allora presta ascolto, ma se non vogliono parlare, non forzare, rispetta il momento. Puoi sempre riprendere l’argomento in un altro momento. E’ importante ascoltare le loro paure senza però giudicarle, ma rassicurandoli sempre che possono parlare dei loro sentimenti e preoccupazioni in qualsiasi momento. I bambini spesso si preoccupano più delle altre persone che di loro stessi; ad esempio è molto frequente che si preoccupino di più per i genitori o i nonni. Se capisci che sono preoccupati, allora lasciarli chiamare, o meglio videochiamare, aiuterà sicuramente ad alleviare le loro preoccupazioni.
Sii aperto e onesto.
- Ricorda sempre che i bambini si preoccuperanno di più se percepiranno che le cose vengono tenute segrete o, peggio ancora, se vengono dette loro bugie. Devi aiutare tuo figlio a sentirsi al sicuro ma a dire sempre la verità. Fornisci tutti i dettagli necessari, interessalo all’argomento della sicurezza e concentrati nello spiegare ciò che fanno tutti per rimanere al sicuro. Ad esempio, spiega in modo positivo tutti i passi che possiamo fare per la nostra sicurezza, ma anche quella degli altri, ad esempio lavandoci le mani spesso. Cerca di assicurarti sempre, dopo la spiegazione, le loro ansie siano scomparse, o almeno, alleviate.
Non è un problema non conoscere tutte le risposte alle loro domande.
- Può capitare che, a volte, non conosci la risposta alla domanda del bambino, questo non deve essere un problema e, sopratutto, non devi inventarne una solo per dare una risposta. Questo è un buon momento per crescere insieme e quindi potresti cercare la risposta insieme a lui. Un avvertimento importantissimo però: assicurati di visitare siti Web affidabili in modo che, la risposta che cercate, sia la verità e non una distorsione basata sul pensiero di qualcuno. Inoltre, assicurati di non fargli vedere pagine con immagini forti che potrebbero spaventarlo e quindi far percepire alla sua mente la risposta come una cosa negativa.
È importante rimanere calmi ed essere rassicuranti.
- I bambini imparano velocemente il linguaggio del corpo e sanno capire se l’adulto ha un momento di ansia. Quindi ricorda che l’autoregolazione ha la precedenza su tutto! Riconosci che può succedere ed è normale sentirsi stressati, ma questo non deve essere un problema. Quindi devi avere empatia con i loro sentimenti, ma devi anche dare loro fatti chiari e rassicuranti. Un consiglio che deve essere sempre valido che posso darti è: fai attenzione a quello che dici davanti ai bambini, anche se sembrano non ascoltare, in realtà recepiscono tutto! Questo li aiuterà a sentirsi sicuri emotivamente.
Questi sono tempi molto incerti per tutti noi e quindi una buona strategia è quella di aiutare i bambini a sentirsi in sicurezza dove è possibile.
- Sentirsi non sicuri, sia emotivamente che fisicamente, genera più stress. Quindi aiutali in tutti i modi a sentirsi più al sicuro e ad avere più autocontrollo; per esempio insegnando loro come lavarsi le mani correttamente e parlando con loro di tutte le strategie che vengono messe in atto per permetterci di rimanere sani e salvi. Puoi anche trasformare la necessità di igienizzare la casa giocando al “distruttore di germi” con loro; lascia che ti aiutino a disinfettare la casa, gioca ai supereroi con loro che uccidono o congelano il virus. Ovviamente, se vedi che questo non li fa divertire ma genera in loro più ansia, allora non farlo e trova altri giochi per tenerli impegnati. È importante seguire la routine e i rituali quotidiani ove possibile; questa struttura aiuta il cervello a sentirsi più sicuro. Ciò può anche significare la creazione di una nuova routine che combina vecchi rituali con i nuovi.
Sii sempre consapevole di come i bambini accedono alle informazioni e alle notizie.
- Ciò è particolarmente rilevante per i bambini più grandi che sono attivi online e sanno come usare i nuovi sistemi di comunicazione. Devi essere consapevole delle notizie e sapere come inserirle nel contesto del dialogo ove necessario. È buona norma evitare di guardare o ascoltare le notizie con i figli. Questo tipo di programmi dedicati alle notizie e approfondimenti sono destinati agli adulti e i bambini potrebbero sentirsi confusi, o alle volte anche sconvolti, dalle informazioni e dalle immagini mostrate; purtroppo non è possibile controllare le informazioni che vedranno o ascolteranno.
Evidenzia sempre gli aspetti positivi di quanto succede perché li aiuteranno anche a sentirsi più sicuri.
- Esplora tutti i modi in cui le persone aiutano gli altri e l’ottimo lavoro svolto da medici, infermieri, ricercatori, forze dell’ordine e tutti gli altri professionisti per proteggerci e tenerci al sicuro. Puoi disegnare e fare un elenco di tutti gli aiutanti che stanno lavorando in questo momento di crisi e puoi pensare a come aiutare gli altri con tuo figlio, come le persone aiutano a consegnare cibo a un vicino anziano. Spiega che il loro asilo nido o la scuola è chiusa per proteggerli; nel caso in cui le notizie riportano che alcune scuole di altri paesi sono ancora attive, spiegane il perché.
Questi sono solo alcuni dei consigli necessari ad affrontare in modo sicuro l’argomento del Coronavirus con i tuoi bambini.
Stiamo preparando altri post insieme ai nostri partner del Norland College per aiutarti ad affrontare questo difficile momento con i bambini, che tu sia un genitore, un nonno, una Tata, una BabySitter o anche una Colf, Xerendipity ti è vicina per darti tutto il supporto necessario per affrontare questo momento nel migliore dei modi.
Per qualunque informazione, non esitare a contattarci, il nostro personale specializzato sarà felice di aiutarti.
Post scritto e adattato in partnership con Norland College. Si ringrazia Julia Gaskell e la Dott.ssa Janet Rose Principal del Norland College per la collaborazione.
Xerendipity Academy in Partnership con Norland College
Milena Scardacchi
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