Ecco i 9 step che una famiglia dovrebbe fare quando un collaboratore domestico da le dimissioni.
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ToggleSuccede che dopo anni, ma a volte anche dopo pochi mesi, un collaboratore domestico, sia esso una Colf, o un Maggiordomo, o una Governante, o una Tata, o anche una Coppia di Domestici, o un Autista Personale, etc., decida di lasciare la famiglia per la quale lavora, ecco che si inizia a provare dei sentimenti contrastanti per quello che oramai è un “ex staff domestico”.
A volte le reazioni sono sproporzionate e quasi mai razionali e sono molto poche le famiglie così illuminate da trattare il collaboratore domestico che decide di andare via in modo non solo professionale, ma sopratutto, da Risorsa Umana.
Purtroppo, è sempre più comune che la prima reazione è quella della rabbia, del sentimento del tradimento; ci si sente abbandonati, traditi e quasi sempre è una reazione istintiva che porta a vedere il problema sono unidirezionalmente.
Mentre sono molto poche le famiglie che si fanno un esame di coscienza e un auto-analisi per capire ciò che è successo veramente; non ci si chiede mai perché il collaboratore domestico ha deciso di andare via.
Quasi tutti dimenticano che: quando un collaboratore domestico si dimette, non lascia il posto di lavoro … ma lascia la famiglia.
Come Comportarsi Quando il Collaboratore Domestico si Dimette
Ecco allora quali sono i 9 step che un datore di lavoro o la famiglia illuminata dovrebbe intraprendere quando una sua Risorsa, Colf, Maggiordomo, Baby Sitter, Badante, Chef Personale, Governate, etc. decide di andare via.
1 – Capire le Motivazioni delle Dimissioni
Quali sono le reali motivazioni che hanno spinto il collaboratore domestico a scegliere un’altra strada, perché ha deciso di cercare un altro lavoro, un’altra famiglia, rimettersi in gioco con una nuova esperienza?
Questo aiuterà a capire gli errori fatti durante il periodo in cui la Colf, o la Badante, Baby Sitter, Tata o Governante ha prestato servizio presso di noi.
Perché, sicuramente, ci sono stati degli errori da parte della famiglia o dell’azienda nel trattare il collaboratore domestico, magari anche solo “darlo per scontato”, non essere stati abbastanza attenti alle sue esigenze o necessità; oppure può essere un malessere dovuto ad una promessa fatta e non mantenuta.
Ecco perché, riuscire a capire il vero motivo delle dimissioni aiuterà a non ripetere l’errore o magari a risolvere la situazione di crisi che potrebbe essere momentanea.
2 – Verificare Eventuali Margini per Trattenerlo
Una volta capite le vere motivazioni delle dimissioni, sarà più facile verificare se esistono ancora eventuali margini per trattenere lo staff domestico ancora con noi.
Il primo passo è quello di dimostrare di aver capito il malessere che ha portato il collaboratore domestico a guardarsi intorno per poi dare le dimissioni.
Quindi bisogna dimostrare che è stato recepito il motivo delle dimissioni cercando la soluzione migliore per tentare di trattenerlo.
3 – Se Non si Riesce a Trattenere il Collaboratore Domestico
Se non c’è più niente da fare per trattenere il nostro collaboratore domestico perché oramai si è rotto definitivamente il rapporto, allora è bene augurare il meglio per la nuova avventura professionale e per la vita.
Dimostrare di non provare rancore, ma di essere solidali con il domestico permetterà di lasciare un buon ricordo della famiglia e quindi di mantenere dei buoni rapporti per il futuro.
4 – Lasciare la Porta Aperta al Collaboratore Domestico che ci Lascia
È bene, oltre che con le parole, dimostrare al nostro, oramai Ex, Collaboratore Domestico che, in ogni caso, la porta di casa rimane sempre aperta per lui.
È bene dire sempre a chi se ne va che sarà sempre il benvenuto qualora decidesse di tornare “a casa”.
5- Non Deve Mai Mancare il Rispetto per il Domestico che ci Lascia
Essere riconoscente per il lavoro svolto vuol dire anche trattare il collaboratore domestico che se ne va sempre e comunque con rispetto.
Questo vuol dire che lo dobbiamo sempre far sentire importante, che lo consideriamo sempre una Risorsa preziosa per la nostra famiglia.
6 – Essere Cordiali nei Saluti
Succede spesso che il rancore ci trascina nella scortesia, nella mancanza di rispetto non solo per il Collaboratore Domestico ma anche per la persona.
Ecco che con mille scuse, facciamo in modo di non essere presenti quando lascia la nostra casa; ma il quel momento non lascia solo la nostra casa, ma lascia anche e sopratutto, la nostra famiglia.
Salutarlo e ringraziarlo per quanto ha fatto per la nostra famiglia e per la nostra casa dimostra serietà professionale ma anche rispetto e considerazione per la Risorsa Umana che ci ha accompagnato per un periodo della nostra vita lavorando per noi e prendendosi cura della nostra casa, delle nostre cose, della nostra famiglia… della nostra vita.
7 – Mantenere i Contatti e i Rapporti con il Collaboratore Domestico
Anche dopo che ci ha lasciato, è bene rimane sempre in contatto e mantenere i rapporti con il Collaboratore Domestico ci permette di dimostrare interesse per lui o lei così da dimostrare concretamente che, forse, lasciarci è stata una scelta unilaterale, che noi avremmo voluto continuare ad averlo in famiglia.
8 – Consegnare di Persona una Lettera di Referenze
Essere presenti il giorno dei saluti, quando il nostro domestico, la nostra Colf, o Maggiordomo, Governante, Tata, o anche la Coppia di Domestici lasciano la nostra famiglia, ci permette di dare di persona la Lettera di Referenze.
Una Lettera di Referenze dove si evidenzia il valido lavoro svolto e le doti personali che hanno reso indispensabile e prezioso il contributo dato dal collaboratore domestico per la nostra famiglia.
9 – Rendersi Disponibili ad Essere Contattati di Persona da Recruiter o altre Famiglie
Nella Lettera di Referenze scriveremo anche il nostro contatto con tutte le indicazioni che aiutano eventuali Società di Selezione Personale Domestico come Xerendipity a contattarci per approfondire di persona quanto scritto nelle Lettera di Referenze.
Essere presenti il giorno dei saluti, ci permetterà anche di rinnovare la nostra disponibilità ad essere contattati dalla famiglia con la quale si andrà a lavorare, o dal Recruiter di Personale Domestico di Xerendipity, ad essere contattai per verificare le referenze scritte nella Lettera.
Dimostreremo una grande disponibilità che avrà un valore enorme per il nostro domestico che si prepara alla nuova occupazione.
Con questi semplici passi si dimostra professionalità da Leader e rispetto per la Risorsa Umana, perché sappiamo bene che la famiglia, così come l’azienda, seppur composte da mobili, sedie, elettrodomestici, etc., è composta da persone, e il collaboratore domestico serio, onesto, affidabile è un asset molto importante per ogni famiglia, perché l’Affidabilità ha un Valore inestimabile.
Se vogliamo essere ricordati con affetto e stima anche quando ci lascerà, allora dobbiamo aiutare il collaboratore domestico a crescere sia professionalmente che umanamente, mettendogli a disposizione dei mezzi per progredire così che possa usare le proprie ali per volare.
Quando lo abbiamo aiutato a crescere, a progredire e quindi gli abbiamo dato un motivo per voler cambiare… allora bisogna dargli un buon motivo per non voler volare via.
Ovviamente, è anche vero che chi vuole essere trattato da Risorsa Umana, deve prima di tutto comportarsi da Risorsa Umana.
Milena Scardacchi
YOU’LL NEVER WALK ALONE
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Milena Scardacchi – Direttore HR
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