Badante Convivente o Esterna: Come Selezionarla
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ToggleOggi parliamo della selezione della badante, sia essa convivente o esterna.
Se stai leggendo questo post molto probabilmente stai cercando una badante per un tuo caro; una badante… giusta per te.
Bene, se è così voglio svelarti un segreto… che poi tanto segreto non è perché lo sanno tutti, anche se non lo ammettono con sé stessi.
Il 74% di famiglie che cercano una badante lo fanno tramite nominativo, passaparola o annuncio.
Di queste il 97% cambiano la badante più di 3 volte l’anno; in alcuni casi si accontentano di quella che hanno, trascinandosi problemi sopra problemi per anni.
Fino a quando i problemi non diventano irrisolvibili.
La più grande paura per chi inizia a cercare una badante convivente o esterna è quella di non riuscire a garantire tranquillità e sicurezza ai propri cari.
Quindi si fanno consigliare nominativi da conoscenti, o peggio ancora si affidano ad annunci su siti di ricerca lavoro.
Ma sai quanto inaffidabili siano questi annunci? A volte persino pericolosi.
In questo modo fai entrare in casa tua una persona sconosciuta e affidi la serenità della tua famiglia al caso.
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La selezione della badante è un processo complicato e lungo che però ti permette di esser sicuro di chi entra in casa tua.
Ecco perché non ti devi affidare al passaparola o ad annunci casuali.
Nell’infografica dedicata alla Selezione della Badante puoi vedere quali sono i passi principali da seguire per trovare la Tua Badante perfetta.
Analizziamoli insieme per capire meglio la differenza tra selezionare una badante con un annuncio fai da te e un’Agenzia Selezione Personale Domestico e Badanti.
Nei precedenti post abbiamo parlato della prima fase della selezione del personale domestico: l’Intervista al Cliente.
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Ora parliamo della seconda fase: l’Intervista al Candidato Badante.
Ho usato la versione “maschile” per generalizzare, ma anche perché, contrariamente a quanto accaduto fino ad ora, anche le figure maschili si stanno affermando in modo eccellente come Badante.
Raccolto i vari curriculum per la posizione ricercata, il selezionatore dovrà come prima cosa, selezionare i curriculum più interessanti per poi compilare la lista dei candidati da contattare per l’intervista.
Di come il selezionatore “sceglie” i curriculum, di quali sono i meccanismi che fanno si che il tuo curriculum rientri nella lista, parleremo in un post dedicato più avanti.
Ora, il selezionatore ha la sua lista dei candidati da contattare.
1° Step
La prima considerazione da fare è: il candidato è italiano o straniero?
Ovviamente la padronanza della lingua gioca un ruolo fondamentale per la selezione; come vedremo più avanti, il linguaggio usato, la dialettica, etc. giocano un ruolo fondamentale per capire chi si ha davanti.
Quindi, si dovrà tenere conto di questo aspetto nelle valutazioni.
L’intervista inizierà con domande sulle generalità del candidato: dati anagrafici, provenienza, residenza, studi fatti; dobbiamo sapere con chi abbiamo a che fare.
Per mettere a proprio agio il candidato, è sempre bene chiamarlo per nome ma dando sempre del “Lei”; non è il momento per la confidenza che potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: Non saremmo più lucidi nella valutazione.
2° Step
Andremo poi a chiedere al candidato di parlare delle precedenti esperienze lavorative.
Per evitare confusione, è bene procedere in ordine cronologico; un rapido sommario dei più distanti in ordine temporale, e più approfondito per le ultime 3 o 4 esperienze significative.
Ovviamente il selezionatore dovrà tenere conto anche della durata dei singoli incarichi; capire i motivi di periodi brevi o salti da una famiglia all’altra è fondamentale per capire le problematiche che il candidato può portare all’interno della famiglia.
Primo Controllo
Come si vede nell’Infografica sotto riportata a questo punto dell’intervista c’è il Primo Controllo.
Ogni selezionatore deve analizzare il candidato ad ogni step del colloquio di lavoro; questo perché è importante capire se chi stiamo intervistando mente, esagera, è sincero, è tranquillo, etc.
Prendersi qualche secondo per scrivere degli appunti su impressioni avute durante l’intervista, ci aiuta a non farci condizionare da ciò che potrebbe succedere più avanti nel corso del colloquio.
3° Step
Ora il selezionatore dovrà essere bravo a far parlare il candidato per analizzare le sue capacità di analisi, di comunicazione, etc.
Sempre considerando la provenienza del candidato, la valutazione delle capacità comunicative è importante in quanto serve a capire se il candidato incontrerà difficoltà nel suo lavoro.
Scarse capacità di analisi e di comunicazione causerebbero problemi di incomprensione con la famiglia; è essenziale che ci sia un’ottima comunicazione tra badante e famiglia.
4° Step
Il rapporto che si deve creare tra badante e assistito è fondamentale per la scelta del candidato badante e per il tipo di incarico: convivente o esterno.
La persona da assistere ha le sue esigenze oltre che il suo carattere.
Eventuali patologie potrebbero influenzare il carattere dell’anziano e quindi ripercuotersi sul suo rapporto con il candidato badante.
Secondo Controllo
Il selezionatore deve ora fare il punto sulla situazione su quanto emerso fino ad ora nel colloquio.
Impressioni, dubbi, punti da approfondire, etc.
E’ sempre bene riportare nella scheda dell’intervista ogni piccolo particolare da poter usare durante il colloquio per approfondire la conoscenza del candidato.
5° Step
Ecco perché il selezionatore deve essere molto accurato in questa fase del colloquio e dovrà porre domande per capire meglio le capacità professionali del candidato, le sue facoltà empatiche, etc.
Dovrà inoltre capire quali sono le abilità del candidato nell’organizzare la giornata dell’assistito, fargli fare attività fisica e intrattenerlo magari anche con attività ludiche semplici: partita a carte, a dama, etc.
Inoltre è importante che il candidato sia in grado di stimolare l’assistito sia sotto l’aspetto del morale che sotto l’aspetto pratico quotidiano.
Molte persone debilitate dalla malattia tendono a lasciarsi andare, a non volersi più muovere dal letto, a non voler mangiare o bere; in questo caso la badante ha un ruolo molto importante.
Spesso il ruolo della badante è di maggior effetto rispetto ai familiari, deve trovare il giusto piano di dialogo e spronare l’assistito passo dopo passo affinché riprenda a “volersi bene”.
Il carattere solare ed energico della badante è fondamentale in questi casi.
Poi ci sono le capacità paramediche, cioè la somministrazione farmaci (sempre sotto la supervisione del medico e della famiglia), saper misurare la pressione o effettuare il test del diabete, sono ulteriori quesiti da porre al candidato per valutarne la professionalità ed esperienza.
6° Step
Agenzie di Selezione Personale Domestico come Xerendipity, lavorano con clienti su tutto il territorio Italiano e anche all’estero nel caso specifico di Xerendipity.
Quindi quando si aprono selezioni per badanti, spesso capita che i candidati risiedano lontani dalla residenza del cliente.
Ecco che è fondamentale che il selezionatore capisca se il candidato è disponibile ad un trasferimento e, nel caso lo fosse, capire le motivazioni della volontà a trasferirsi in altra città.
Questo aiuterà a prevenire errori presentando un candidato che poi cambi all’ultimo momento e rifiuti il trasferimento.
Terzo Controllo
Forse il più importante e il più delicato.
Capire ed analizzare le motivazioni della scelta della professione di badante.
7° Step
La professione di badante è una scelta da non fare solo per denaro.
Scegliere di prendersi cura di un anziano, spesso con patologie gravi, si fa quasi per “vocazione”; ci vuole dedizione, passione, cuore.
Il denaro non è una motivazione sufficiente a garantire alla famiglia cliente che il candidato si occuperà in modo amorevole e professionale del proprio caro.
Il selezionatore dovrà capire quali motivazioni ci sono alla base di questa scelta perché solo così potrà avere una ragionevole sicurezza sull’affidabilità del candidato.
Quarto Controllo
Terminato il colloquio e congedato il candidato, il selezionatore dovrà ora analizzare le informazioni in suo possesso.
La fase conclusiva della valutazione riguarda la verifica delle referenze.
Le impressioni avute durante il colloquio, le valutazioni fatte durante l’intervista del candidato, dovranno trovare conferma o smentita dai precedenti datori di lavoro.
Xerendipity oltre a verificare le referenze presso i precedenti datori di lavoro, si affida anche ad un’agenzia investigativa partner per il controllo presso il casellario giudiziario del candidato, ma anche per verificare i precedenti datori di lavoro che siano effettivamente ciò che dicono di essere,
A volte capita che candidati, non avendo buone referenze, ne “costruiscano” alcune con amici e parenti consenzienti.
Terminate le verifiche, scelti i candidati badanti, i profili vengono inviati al cliente per la scelta del candidato da mettere in prova.
Il processo di selezione richiede tempo e capacità di analisi, oltre che esperienza, che solo dei professionisti possono garantire.
Ecco perché affidarsi ad annunci o passaparola mette a rischio la tua famiglia.
Troppe cose verranno trascurate, troppe informazioni verranno ignorate.
Nel prossimo post continueremo il viaggio nello specifico delle selezioni dei candidati personale domestico analizzando la prossima figura.
Continueremo con: Selezione della Colf Convivente e Esterna.
Tu sei consapevole che la Badante deve essere in primo luogo affidabile, perché l’affidabilità ha un valore per la tua famiglia e Xerendipity è il Valore dell’Affidabilità.
Milena Scardacchi
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